Governo
La prima costituzione postindipendenza del Kazakistan è stata adottata nel 1993, sostituendo la costituzione dell’era sovietica in vigore dal 1978; una nuova costituzione è stata approvata nel 1995. La costituzione del 1995 prevedeva rami legislativi, esecutivi e giudiziari del governo dominati da un forte esecutivo. Gli emendamenti a questa costituzione nel 2017 hanno ridotto l’autorità esecutiva e concesso al legislatore ulteriori controlli sul potere esecutivo.
Il Kazakistan è una repubblica unitaria con una legislatura bicamerale composta da un Senato e un’Assemblea (Mazhilis). Lavorando congiuntamente, le due camere hanno l’autorità di modificare la costituzione, approvare il bilancio, ratificare i trattati e dichiarare guerra; ogni camera ha anche poteri esclusivi. I legislatori servono termini di quattro anni. Due membri del Senato sono eletti da ogni oblast e città principale da tutti i membri legislativi di quell’unità amministrativa, ad eccezione di diversi nominati dal presidente. Novantotto membri dell’Assemblea sono eletti da collegi elettorali basati sulla popolazione a suffragio universale per adulti; nove membri sono eletti dall’Assemblea del Popolo del Kazakistan, un organo nominato dal presidente destinato a rappresentare gli interessi dei diversi gruppi etnici in Kazakistan.
Il presidente è il capo dello stato ed è eletto direttamente per un massimo di due mandati quinquennali consecutivi. Il presidente nomina il primo ministro e gli altri ministri del gabinetto, così come il presidente del Comitato per la sicurezza nazionale, la maggior parte dei quali sono poi confermati dal legislatore; il ministro degli esteri, il ministro della difesa e il ministro degli affari interni sono nominati senza richiedere il consenso legislativo. Il presidente è comandante in capo delle forze armate ed è responsabile delle relazioni estere del paese.
Il più alto organo giudiziario è la Corte Suprema, e ci sono anche un certo numero di tribunali inferiori; un Consiglio costituzionale, i cui membri sono nominati dal presidente e dal legislatore, rivede le questioni costituzionali. I giudici servono a vita e sono nominati dal presidente, con quelli della Corte Suprema anche soggetti a conferma da parte del legislatore.
La costituzione specifica una serie di diritti dei cittadini del Kazakistan, tra cui la libertà di parola, religione e movimento. I cittadini hanno il diritto di lavorare, di possedere proprietà e di formare sindacati. Nonostante il linguaggio democratico nelle costituzioni del 1993 e del 1995, nei primi anni dell’indipendenza il Kazakistan divenne sempre più autoritario. Le prime elezioni parlamentari del paese (1994) sono state dichiarate illegali da quella che allora era la Corte costituzionale. Ciò ha accelerato la stesura della costituzione del 1995, che ha ampliato i poteri già sostanziali concessi al presidente dalla costituzione del 1993. Nel 2017 una serie di emendamenti ha ridotto il ruolo della presidenza e ha conferito maggiore autorità al parlamento.
Edward Allworthe Editori di Encyclopaedia Britannica