Asteroid Impact & Deflection Assessment mission: Kinetic impactor

La missione Asteroid Impact & Deflection Assessment (AIDA) sarà il primo esperimento spaziale a dimostrare la mitigazione del rischio di impatto degli asteroidi utilizzando un impactor cinetico per deviare un asteroide. AIDA è una cooperazione internazionale, composta da due elementi di missione: la missione DART (Double Asteroid Redirection Test) della NASA e la missione rendezvous (AIM) dell’ESA Asteroid Impact Mission. Gli obiettivi primari di AIDA sono (i) testare la nostra capacità di eseguire un impatto spaziale su un asteroide vicino alla Terra potenzialmente pericoloso e (ii) misurare e caratterizzare la deflessione causata dall’impatto. L’obiettivo di AIDA sarà l’asteroide binario vicino alla Terra (65803) Didymos, con l’esperimento di deflessione che si verificherà a fine settembre 2022. L’impatto del DART sul membro secondario del binario a ~7 km/s dovrebbe alterare il periodo dell’orbita binaria di circa 4 minuti, assumendo un semplice trasferimento di quantità di moto al bersaglio, e questo cambiamento di periodo sarà misurato dagli osservatori terrestri. Il veicolo spaziale AIM caratterizzerà il bersaglio dell’asteroide e monitorerà i risultati dell’impatto in situ a Didymos. La missione DART è un impatto cinetico su vasta scala per deviare un asteroide di 150 m di diametro, con condizioni di impatto note e con proprietà fisiche del bersaglio caratterizzate dalla missione AIM. Le previsioni per l’efficienza di trasferimento della quantità di moto degli impatti cinetici sono fornite per diversi tipi di target possibili di diverse porosità, utilizzando il modello di scala del cratere di Housen e Holsapple (2011) per le distribuzioni di massa e velocità di impatto ejecta. I risultati sono confrontati con i risultati della simulazione numerica utilizzando il codice di idrodinamica delle particelle levigate di Jutzi e Michel (2014) con un buon accordo. Il modello prevede anche che l’ejecta dall’impatto del DARDO possa trasformare Didymos in un asteroide attivo, formando un coma ejecta che può essere osservabile dai telescopi terrestri. Le misurazioni da AIDA del trasferimento di quantità di moto dall’impatto DART, la dimensione del cratere e la morfologia, e l’evoluzione di un coma ejecta faranno sostanzialmente avanzare la comprensione dei processi di impatto sugli asteroidi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.