JEAN BODIN (1530-96), umanista francese, avvocato, amministratore e studioso. Bodin fu uno dei primi ad attribuire l’aumento dei prezzi nell’Europa del XVI secolo all’afflusso di oro dall’America e scrisse anche un libro sull’individuazione e la punizione delle streghe. È uno dei molti pensatori del periodo che si sono preoccupati di esplorare la questione di come le pretese concorrenti di governare all’interno degli stati territoriali emergenti dell’Europa potrebbero essere risolte. Per Bodin, è il possesso della” sovranità ” che distingue il sovrano di uno stato da altre autorità. Nonostante la sua erronea conclusione che l’autorità sovrana non può essere divisa tra diversi rami del governo, la sua discussione sul concetto costituisce un contributo innovativo e duraturo alla teoria giuridica, con conseguenze epocali per le relazioni internazionali.
Da sei libri del Commonwealth
Sulla sovranità
La sovranità è il potere assoluto e perpetuo di un commonwealth, che i latini chiamano maiestas; i greci akra exousia, kurion arche e kurion politeuma; e gli italiani segnioria, una parola che usano per i privati e per coloro che hanno il pieno controllo dello stato, mentre gli ebrei la chiamano tomech shévet – cioè il più alto potere di comando. Dobbiamo ora formulare una definizione di sovranità perché nessun giurista o filosofo politico l’ha definita, anche se è il punto principale, e quello che ha più bisogno di essere spiegato, in un trattato sul commonwealth.