Joyce E. Chaplin è attualmente il James Duncan Phillips Professore di Storia americana all’Università di Harvard. È nata nel nord della California, proprio come l’alta tecnologia della Silicon Valley stava sradicando un’economia agricola precedente, il che potrebbe essere il motivo per cui è sempre interessata ai modi in cui le persone e la natura si mescolano, o cercano di, o non riescono a. Ha conseguito il suo BA presso la Northwestern University e il suo MA e PhD presso la Johns Hopkins University. Ex studiosa Fulbright nel Regno Unito, ha insegnato in sei diverse università in due continenti, una penisola e un’isola, e in un programma di studi marittimi sull’Oceano Atlantico. Autore pluripremiato, le sue opere principali includono An Anxious Pursuit: Agricultural Innovation and Modernity in the Lower South, 1730-1815 (1993), Subject Matter: Technology, the Body, and Science on the Anglo-American Frontier, 1500-1676 (2001), The First Scientific American: Benjamin Franklin and the Pursuit of Genius (2006), Round about the Earth: La circumnavigazione da Magellano all’orbita (2012), e (con Alison Bashford) I nuovi mondi di Thomas Robert Malthus: Rilettura del principio della popolazione (2016). È redattrice dell’autobiografia di Benjamin Franklin: A Norton Critical Edition (2012) e di Thomas Robert Malthus, An Essay on the Principle of Population: A Norton Critical Edition (2017), anche coeditor of Food in Time and Place (2014). Le sue recensioni e saggi sono apparsi in the Times Literary Supplement, the New York Times Book Review, the London Review of Books, the Wall Street Journal, e Aeon. Ha curato mostre all’Università di Harvard e alla Brown University, ed è apparsa in diversi film documentari, oltre a podcast. Il suo lavoro scritto è stato tradotto in francese, giapponese, coreano, portoghese, estone e, di prossima uscita, in turco e cinese.
Come Guggenheim Fellow, Chaplin lavorerà su due progetti collegati: un database di notazioni manoscritte sul tempo e il clima nei primi almanacchi americani e un libro, “The Franklin Stove: Heat and Life in the Little Ice Age”, sul colonialismo dei coloni, la conservazione delle risorse e il cambiamento climatico.
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