SCOL Project: Distributions, Chemistry and Impact Delivery of Organics During Planet Formation
Il sistema solare assemblato da polvere e gas nella nebulosa solare. Le composizioni iniziali dei pianeti, comprese le idrosfere e le atmosfere, sono state impostate dalla composizione di gas e polvere in cui si sono formati i pianeti. Queste composizioni iniziali furono poi modificate nei primi 100 milioni di anni da un pesante bombardamento di asteroidi e oggetti simili a comete. Nel caso della Terra, questo bombardamento potrebbe aver fornito materiale organico chiave, consentendo la sua chimica delle origini della vita. Per ottenere una visione completa della chimica della giovane Terra, dobbiamo quindi comprendere la chimica organica attraverso la nebulosa solare, dalla Terra agli asteroidi e alle regioni nebulari che formano comete. Attraverso la nostra ricerca, vincoliamo l’ambiente chimico all’interno del quale la Terra e il sistema solare si sono riuniti ed esploriamo come le nostre origini chimiche si confrontino con quelle della miriade di esopianeti che ora sono noti per esistere.
In particolare, proponiamo di indagare la distribuzione e l’evoluzione del materiale organico nella nebulosa solare e negli analoghi della nebulosa solare e in che misura questo materiale viene consegnato ai giovani pianeti attraverso gli impatti. Attraverso osservazioni astronomiche, caratterizzeremo la chimica in analoghi alla nebulosa solare, limitando le distribuzioni di abbondanti volatili e molecole organiche nei diversi stadi di formazione del pianeta. Queste osservazioni saranno utilizzate sia per ricostruire la chimica della nebulosa solare che per valutare come la nostra origine chimica si confronta con l’ambiente chimico in cui i pianeti extrasolari si stanno attualmente assemblando. Le osservazioni saranno integrate con esperimenti di laboratorio e modelli per esplorare la crescita della complessità organica e l’evoluzione chimica complessiva in questi ambienti estremi. Infine, modelleremo la sopravvivenza e l’ulteriore chimica di molecole prebioticamente interessanti durante gli impatti.
Bio:
Karin Öberg è professore di astronomia all’Università di Harvard. La sua specialità è l’astrochimica e la sua ricerca mira a scoprire come i processi chimici influenzano l’esito della formazione del pianeta, in particolare l’abitabilità chimica dei pianeti nascenti. Il suo gruppo di ricerca affronta questa domanda attraverso esperimenti di laboratorio, simulando la chimica esotica che dà origine alla complessità chimica nello spazio, attraverso la modellazione astrochimica e attraverso osservazioni astronomiche di molecole in dischi di formazione di pianeti attorno a giovani stelle.
Öberg ha lasciato la Svezia nel 2001 per frequentare il California Institute of Technology; si è laureata con un B.Sc. in chimica nel 2005. Quattro anni dopo ha conseguito un dottorato di ricerca in astronomia, con una tesi incentrata sull’astrochimica di laboratorio. Nel 2009 si è trasferita all’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics con una borsa di studio Hubble, concentrandosi su osservazioni millimetriche di dischi protoplanetari, e ha lasciato nel 2012 per unirsi al dipartimento di chimica dell’Università della Virginia. Nel 2013 è tornata ad Harvard come assistente professore in astronomia, è stata nominata professore associato Thomas D. Cabot in Astronomia nel 2016 ed è stata promossa a professore ordinario nel 2017. La sua ricerca in astrochimica è stata riconosciuta con una borsa di studio Sloan, una borsa di studio Packard e il Newton Lacy Pierce Prize in Astronomia.