La malattia renale cronica è associata ad alti tassi di ernia incisionale addominale e disturbi di guarigione delle ferite

Background e obiettivi: Le ernie incisionali sono tra le complicanze più frequenti dopo la chirurgia addominale con impatto sui tassi di morbilità e mortalità. Le tossine uremiche elevate possono inibire la formazione del tessuto di granulazione e compromettere la guarigione delle ferite, promuovendo così lo sviluppo dell’ernia incisionale. Qui, abbiamo quantificato l’hazard ratio per la prevalenza di ernia incisionale in pazienti a rischio sottoposti a reinterventi addominali con interrelazione alla funzione renale. Nella stessa coorte, sono stati determinati i tassi di incidenza per i disturbi de novo della guarigione delle ferite entro un periodo di follow-up di 4 mesi.

Progettazione, impostazione, partecipanti e misurazioni: Al momento del ricovero per chirurgia addominale elettiva in un ospedale universitario (centro medico terziario), sono state registrate storie mediche passate in 251 pazienti e sono stati calcolati i tassi di prevalenza dell’ernia incisionale. Sono stati registrati modificatori noti per la formazione di ernia e valori di laboratorio per la velocità di filtrazione glomerulare stimata (eGFR). Lo stato di guarigione della ferita è stato valutato da uno sperimentatore in cieco 4 mesi dopo l’intervento. La malattia renale cronica (CKD) è stata definita come eGFR <60 ml/min/1,73 m2. Per identificare i fattori di rischio indipendenti per l’ernia incisionale o il disturbo postoperatorio di guarigione delle ferite, sono state eseguite analisi di regressione multivariata.

Risultati: La prevalenza di ernia incisionale è stata del 24,3% nella coorte complessiva. Pazienti con CKD (32 / 251; 12.8 %)avevano maggiori probabilità di soffrire di ernie incisionali con un odds ratio (OR) di 2,8 (; p = 0,014) rispetto ai pazienti con eGFR >60 ml/min (219/251; 88,2%). Nelle analisi multivariate, la CKD si è dimostrata un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di ernia incisionale con o simile all’obesità (BMI>25; O 2.6 ;p = 0.007). Nell’analisi prospettica, la guarigione della ferita disturbata si è verificata in 32 pazienti su 251 (12,8 %) sottoposti a operazioni addominali. La frequenza di guarigione delle ferite era aumentata quando era presente CKD (8/32; 25%; O 2,3; p = 0.026) rispetto ai pazienti con eGFR>60 ml/min (24/219; 11 %).

Conclusioni: La malattia renale cronica è associata a una ridotta guarigione delle ferite e costituisce un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di ernia incisionale.

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