Musica: Khyal app-Università di Durham

Screenshot di Khyal iPad App (Università di Durham 2016)

Esplora due bellissime esibizioni di musica classica indiana del Nord e scopri la sua forma, lo stile e la tecnica. Questa applicazione dispone di registrazioni video di due concerti completi di khyal, la forma vocale più popolare in questa tradizione, da Sudokshina Chatterjee (Raga Miyan ki Malhar) e Atul Khandekar (Raga Shyam Kalyan). Spostando il dito su quattro cursori mixer, o sulla finestra video stessa, consente di ascoltare i diversi elementi sonori (voce, tabla, harmonium e tanpura) nel vostro mix preferito. Questa è un’occasione unica per ascoltare la voce che canta da solo, per esempio, o per sperimentare la differenza fatta dal tabla, harmonium o tanpura quando aggiunto in. I punti chiave di ogni performance sono contrassegnati come “clip” selezionabili: la selezione di una clip ti sposta in un particolare punto della performance e apre informazioni sulle tecniche che i musicisti stanno usando in quel momento specifico. Preso nel suo complesso questo ti dà una panoramica della forma musicale. L’applicazione è progettata come uno strumento educativo flessibile per coloro che conoscono khyal, così come per il godimento degli amanti della musica indiana in tutto il mondo.

Video:

Raga Shyam Kalyan

Raga Miyan ki Malhar

Sudokshina Chatterjee (vocale) con Gurdain Rayatt (tabla) e Kaviraj Singh (harmonium).
Alap, Bara khyal: ‘Aaye umara ghumara’ (vilambit ektal), chota khyal: ‘Bolere papiha’ (teental)
Girato nella cappella del St Chad’s College, Durham, Inghilterra, il 2 marzo 2016.

Creato dal professor Martin Clayton, dalla dott. ssa Laura Leante e dalla dott. ssa Simone Tarsitani dell’Università di Durham, in collaborazione con Komodo Digital. L’app Khyal è stata sviluppata come parte del progetto Khyal: Music and Imagination, finanziato dall’Arts and Humanities Research Council (AHRC) del Regno Unito. Le sessioni di registrazione sono state supportate da AHRC, St Chad’s College, Durham e GemArts, e curate presso il laboratorio di documentazione e analisi audiovisiva della Durham University.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.