Quindi se guardare le condizioni economiche contemporanee non è un modo affidabile per giudicare i presidenti, come dovrebbero essere classificati?
Considera come valutare un medico che potresti osservare trattando solo un singolo paziente. Un modo terribile per giudicare il medico è se il paziente vive o muore. Dopotutto, anche i migliori medici hanno pazienti che muoiono quando le loro malattie sono gravi. E dati i naturali poteri riparatori del corpo umano, anche un ciarlatano può avere un paziente che ritorna in buona salute.
Il modo migliore per valutare un medico è determinare se vengono seguite pratiche mediche all’avanguardia. Un medico che prescrive gli antibiotici giusti ottiene voti alti, mentre uno che prescrive l’olio di serpente ottiene un voto in mancanza.
Allo stesso modo, un modo migliore per giudicare i presidenti è dalle politiche che perseguono, non dai risultati su cui presiedono. Questo compito è più difficile che limitarsi a guardare alla disoccupazione, all’inflazione e alla crescita del prodotto interno lordo. È necessario avere una visione su quali politiche sono migliori per promuovere la prosperità e riconoscere che gli esperti sono spesso divisi su questa questione.
Guardando al futuro, giudicare i presidenti in base alle politiche piuttosto che ai risultati potrebbe essere tanto più importante. In un nuovo libro, “The Rise and Fall of American Growth”, l’economista Robert Gordon sostiene che siamo nel bel mezzo di un’era di magri cambiamenti tecnologici. Sì, ora abbiamo smartphone e Twitter, ma le generazioni precedenti hanno introdotto l’illuminazione elettrica, l’impianto idraulico interno e il motore a combustione interna. Secondo il signor Gordon, il cambiamento tecnologico non è più quello di una volta, e faremmo meglio ad abituarci a una crescita più lenta della produttività e dei redditi.
Non ho idea se il pessimismo del signor Gordon sia giustificato. Alla luce dell’abissale track record degli economisti di previsioni a lungo termine, tutte queste previsioni dovrebbero essere prese con uno shaker di sale.
Ma se il sig. Gordon risulta avere ragione, i futuri presidenti opereranno in un ambiente economico più difficile di molti dei loro predecessori. Poiché il ritmo del progresso scientifico e tecnologico ha una vita propria, la crescita lenta della produttività può essere un problema senza una soluzione.
In particolare in questo ambiente, giudicare i presidenti in base ai risultati piuttosto che alle politiche è un errore eclatante. Finiremmo per incolparli per risultati sui quali hanno poco controllo. Ci ritroveremmo delusi dai nostri leader, anche se stanno facendo del loro meglio. Invece di sostenere politiche sane, potremmo esprimere i nostri voti per una frustrazione non del tutto razionale.