Jean Baptiste Vuillaume era uno dei più importanti rivenditori di strumenti a Parigi a metà del 1800. Era anche un liutaio e inventore, e molti importanti produttori di archi, tra cui Dominique Peccatte, stavano lavorando nel suo atelier.
Nel 1855, nei suoi giorni più prosperi, Vuillaume acquistò 144 vecchi violini italiani, tra cui 25 Stradivari, da Luigi Tarisio, un commerciante italiano di strumenti. Ha acquisito dati accurati e utili da molti strumenti celebri, tra cui Stradivarii e Guarneri del Gesù, per farne copie eccellenti e li ha lasciati alla generazione successiva. Quando li copia, Vuillaume ha dato la massima importanza all’essenza degli strumenti, cioè alla selezione del legno e alle copie perfette delle forme ad arco. Si dice anche che abbia apportato regolazioni precise alle altezze delle costole e alle lunghezze dei corpi per soddisfare le esigenze di volume dei giocatori.
Questa opera d’arte è quella realizzata in quei giorni, con un suono profondo e ricco, potenza e abilità ad alte prestazioni. Accogliamo favorevolmente la vostra visita noi per vederlo.
Luogo di fabbricazione Parigi, Francia Anno di fabbricazione 1860 Lunghezza della schiena 357mm