Gesù è morto per me

Gesù è morto per me

La giusta pena per il nostro peccato, le cose sbagliate che ognuno di noi ha fatto, è la morte spirituale; la separazione da Dio. Nei tempi dell’antico testamento, Dio ha permesso agli animali di essere sacrificati per il peccato del popolo e avrebbe accettato il sangue versato come sostituto della vita del popolo. Ma da quando l’uomo aveva peccato per la prima volta, Dio aveva pianificato una soluzione permanente. L’ultimo sacrificio che potrebbe pagare la punizione per il peccato di tutti e vedere la giustizia fatta.

Il piano era questo: mandare il proprio figlio, Gesù che era lui stesso Dio, a nascere come un bambino umano e vivere su questa terra conducendo una vita perfetta e senza peccato, e quando avesse fatto questo, offrire volontariamente la propria vita come sacrificio per pagare la pena per il nostro peccato. Non solo la morte, ma la separazione da Dio, l’unica volta che Gesù era mai stato completamente separato dal padre Suo.
Questo fu profetizzato centinaia di anni prima della nascita di Gesù da Isaia in ch53v6 “Siamo tutti come pecore che si sono allontanate e si sono perse. Tutti abbiamo fatto le nostre cose, siamo andati per la nostra strada.
E DIO ha accumulato tutti i nostri peccati, tutto ciò che abbiamo fatto male, su di lui, su di lui”.

E questo è quello che ha fatto. Il fatto che Gesù abbia vissuto e camminato su questa terra è storicamente innegabile. Ci sono più prove dell’esistenza di Gesù che di Giulio Cesare. È nato a Betlemme, è cresciuto come falegname, ha vissuto una vita perfetta senza mai peccare una volta. Ha amato & guarito le persone, ha insegnato loro su Dio ed è stato poi falsamente accusato e crocifisso dai Romani al di fuori di Gerusalemme. Ha fatto tutto questo volontariamente perché ti amava così tanto che voleva salvarti dal giudizio che meriti. Ebrei 12v2 dice “…per la gioia posta davanti a Lui sopportato la croce, disprezzando la sua vergogna…”. Poi Gesù è tornato in vita dopo 3 giorni in ‘inferno’, poiché la morte non poteva tenere il figlio di Dio.

Questo meraviglioso piano è riassunto in uno dei versetti biblici più noti, Giovanni 3v16-18. “Questo è quanto Dio ha amato il mondo: ha dato suo Figlio, il Suo unico e unigenito Figlio. E questo è il motivo: in modo che nessuno abbia bisogno di essere distrutto; credendo in lui, chiunque può avere una vita intera e duratura. Dio non si è preso la briga di mandare Suo Figlio solo a puntare un dito accusatore, dicendo al mondo quanto fosse brutto. È venuto per aiutare, per rimettere il mondo a posto. Chi si fida di Lui è assolto; chi si rifiuta di fidarsi di Lui è stato a lungo sotto la condanna a morte senza saperlo. E perché? A causa dell’incapacità di quella persona di credere nell’unico Figlio di Dio quando gli è stato presentato” (Il Messaggio).

Potresti pensare che sia la fine della questione, ma c’è un altro punto importante che fa la differenza tra la vita & la morte.

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