Karl Lashley

Karl Lashley, in pieno Karl Spencer Lashley, anche chiamato Karl S. Lashley, (nato il 7 giugno 1890, Davis, West Virginia, Stati Uniti-morto il 7 agosto 1958, Parigi, Francia), psicologo americano che ha condotto indagini quantitative della relazione tra massa cerebrale e capacità di apprendimento.

Mentre lavorava per un dottorato di ricerca in genetica alla Johns Hopkins University (1914), Lashley divenne associato all’influente psicologo John B. Watson. Durante tre anni di lavoro post-dottorato sul comportamento dei vertebrati (1914-17), Lashley iniziò a formulare il programma di ricerca che avrebbe occupato il resto della sua vita. Ha collaborato con Watson su studi sul comportamento animale e ha anche acquisito le competenze in chirurgia e studio dei tessuti microscopici necessari per indagare le basi neurali dell’apprendimento. Nel 1920 divenne assistente professore di psicologia presso l’Università del Minnesota, dove la sua prolifica ricerca sulla funzione cerebrale gli valse una cattedra nel 1924. La sua monografia Brain Mechanisms and Intelligence (1929) conteneva due principi significativi: l’azione di massa e l’equipotenzialità. L’azione di massa postula che alcuni tipi di apprendimento sono mediati dalla corteccia cerebrale (lo strato esterno contorto del cervello) nel suo complesso, contrariamente alla visione che ogni funzione psicologica è localizzata in un punto specifico sulla corteccia. L’equipotenzialità, associata principalmente a sistemi sensoriali come la visione, si riferisce alla scoperta che alcune parti di un sistema assumono le funzioni di altre parti che sono state danneggiate.

Lashley fu professore all’Università di Chicago (1929-35) e all’Università di Harvard (1935-55) e fu anche direttore dei Yerkes Laboratories of Primate Biology, Orange Park, Florida, dal 1942. Il suo lavoro comprendeva ricerche sui meccanismi cerebrali legati ai recettori sensoriali e sulla base corticale delle attività motorie. Ha studiato molti animali, compresi i primati, ma il suo lavoro principale è stato fatto sulla misurazione del comportamento prima e dopo specifici, accuratamente quantificati, danni cerebrali indotti nei ratti.

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