Kate Nichols Trask

Kate Nichols Trask, nata Kate Nichols, pseudonimo di Katrina Trask, (nata il 30 maggio 1853, Brooklyn, N. Y., Stati Uniti-morta Jan. 8, 1922, Yaddo, vicino a Saratoga Springs, N. Y.), scrittore e filantropo americano ricordato come una delle principali forze dietro l’istituzione della comunità Yaddo per artisti creativi.

Zora Neale Hurston (1891-1960) ritratto di Carl Van Vecht 3 aprile 1938. Scrittore, folklorista e antropologo ha celebrato la cultura afroamericana del sud rurale.
Britannica Quiz
Scrittori americani Quiz
Chi ha scritto Amato? Che ne dici di foglie d’erba? Preparati a testare la tua conoscenza più profonda degli scrittori americani con questo quiz di lunghezza del libro.

Kate Nichols era di una famiglia benestante ed è stato educato privatamente. Nel novembre 1874 sposò Spencer Trask, un banchiere e finanziere. Anche se aveva avuto tendenze letterarie fin dall’infanzia, non è stato fino alla fine del 1880, a seguito di un periodo di malattia e sconforto dopo la morte dei suoi figli, che ha iniziato a scrivere. Sotto il re Costantino, una serie di tre lunghe poesie d’amore, fu pubblicata in forma anonima nel 1892. Il suo successo ha garantito altre quattro edizioni, e dal secondo il libro è stato firmato “Katrina Trask.”Tra il 1894 e il 1914 scrisse molti altri libri di poesia e un’opera contro la guerra.

Con suo marito era attiva in varie filantropia, ma la sua preoccupazione principale si concentrò su Yaddo, la loro tenuta di 400 acri (160 ettari) vicino a Saratoga Springs, New York, chiamata così per un errore di pronuncia infantile. Trask intrattenne una venerazione mistica per lo spot, credendo che fosse una fonte di ispirazione creativa, e circa 1899 iniziò a pianificare la sua eventuale apertura ad altri artisti. Quella pianificazione la occupò gran parte del resto della sua vita. Nel 1913 rese pubblici i suoi piani per Yaddo. Morì a Yaddo nel 1922 dopo diversi anni di semi-invalidismo. Nel giugno 1926 Yaddo fu aperto come colonia di artisti, e ha continuato a servire da allora in poi come rifugio per artisti seri come Flannery O’Connor, Carson McCullers, Sylvia Plath e Katherine Anne Porter.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.