KNOXVILLE, Tenn. (CNN) – Natale potrebbe essere finito, ma Kwanzaa è appena iniziato.
Oggi segna l’inizio di Kwanzaa, scritto anche Kwanza (con una ‘a’ alla fine). È una festa non religiosa di sette giorni osservata negli Stati Uniti, pensata per onorare le radici ancestrali degli afroamericani. La celebrazione dura fino al 1 gennaio.
Il nome deriva dalla frase swahili “matunda ya kwanza”, che significa “primi frutti.”
Creato nel 1966 da Maulana Karenga, un nazionalista nero e professore di studi panafricani alla California State University di Long Beach, Kwanzaa divenne popolare negli anni 1980 e 1990 in tandem con il movimento black power making costituendo il trio delle vacanze invernali insieme a Hanukkah e Natale.
La vacanza è definita da Nguzo Saba, o i sette principi. Ogni giorno del festival è dedicato a un principio specifico, caratterizzato dall’accensione di una nuova candela sul kinara, un candelabro a sette rami.
Anche se Kwanzaa non è così ampiamente celebrato come una volta, i suoi sette principi sono ancora validi per alcuni. Ecco uno sguardo a ciò che questi principi sono, e che cosa significano.
Umoja
Umoja significa unità in Swahili.
Karenga lo definisce sul suo sito web Kwanzaa come: “Lottare e mantenere l’unità nella famiglia, nella comunità, nella nazione e nella razza.”
Kujichagulia
O autodeterminazione. Questo principio si riferisce alla definizione, denominazione, creazione e parlare per se stessi.
Ujima
Tradotto come “lavoro collettivo e responsabilità”, ujima si riferisce a elevare la tua comunità.
“Costruire e mantenere insieme la nostra comunità e rendere i problemi di nostro fratello e di nostra sorella i nostri problemi e risolverli insieme”, scrive Karenga.
Ujamaa
Economia cooperativa. Simile a ujima, questo principio si riferisce a edificare la vostra comunità economicamente. “Costruire e mantenere i nostri negozi, negozi e altre attività e trarne profitto insieme”, scrive.
Nia
Nia significa scopo.
Karenga si espande su questo principio con “Fare della nostra vocazione collettiva la costruzione e lo sviluppo della nostra comunità al fine di riportare il nostro popolo alla sua grandezza tradizionale.”
Kuumba
Che significa” creatività”, Karenga definisce questo principio come ” Fare sempre il più possibile, nel modo in cui possiamo, per lasciare la nostra comunità più bella e benefica di quanto l’abbiamo ereditata.”
Imani
Il principio finale si traduce in ” fede.”
Karenga definisce questo come fede nella comunità, scrivendo: “Credere con tutto il cuore nel nostro popolo, nei nostri genitori, nei nostri insegnanti, nei nostri leader e nella giustizia e nella vittoria della nostra lotta.”