L’acido cogico dipalmitato è un derivato dell’acido cogico e un acido grasso (acido palmitico), e uno dei tanti attivi che usiamo per alleviare il problema dell’iperpigmentazione.
Qualche tempo fa, forse la nostra pelle era uniformemente pigmentata, ma non appena abbiamo ottenuto la nostra prima abbronzatura, quella perfezione era sparita. Apparvero piccole aree che erano più pesantemente pigmentate di altre. Perché? Perché la sintesi e l’accumulo di melanina nella pelle è un meccanismo squisitamente complicato che è facilmente interrotto. Quando interrotto, ne consegue l’iperpigmentazione.
Ci sono molti ingredienti che possono essere usati per aiutare con l’iperpigmentazione e questo è un buon esempio di quando non andare per “trattamenti”duri. La pelle che è soggetta a iperpigmentazione è probabile che reagisca a molti tipi di stress con più iperpigmentazione. Ad esempio, l’idrochinone, una sostanza chimica utilizzata per l’alleggerimento della pelle ma vietata in molti paesi a causa dei suoi numerosi effetti collaterali, si tradurrà spesso in più iperpigmentazione. Laser utilizzato per eliminare iperpigmentazione può provocare macchie più grandi che persistono mesi dopo il trattamento.
L’acido cogico è utilizzato nei cosmetici per il suo effetto schiarente della pelle. Il dipalmitato dell’acido cogico è un derivato dell’acido cogico e di un acido grasso (acido palmitico). Questa modifica chimica lo rende più stabile, solubile in olio e meno irritante per la pelle.
I nomi chimici hanno spesso una radice storica; all’inizio del 20 ° secolo l’acido cogico fu isolato dal “koji” (riso maltato). Al giorno d’oggi, l’acido cogico è prodotto dalla fermentazione di carboidrati da Aspergillus oryzae. In Giappone l’acido cogico è presente in una varietà di alimenti e bevande che coinvolgono la fermentazione nella loro produzione.
Altre proprietà utili dell’acido cogico sono le sue capacità antifungine e la sua capacità di chelare i metalli pesanti.
Preferisco usare l’acido cogico dipalmitato come uno dei tanti attivi, perché l’iperpigmentazione è meglio affrontata come il processo multi-step che inizia quando i raggi UV raggiungono la pelle e culmina nell’accumulo di melanina nei cheratinociti. Questo approccio sinergico ci consente di utilizzare concentrazioni più basse di ciascun attivo in modo da ottenere risultati migliori in meno tempo e senza effetti collaterali.