Hans E. Kinck

Kinck ha scritto romanzi, racconti e opere teatrali, nonché una serie di saggi su argomenti storici e politici. Ha viaggiato molto e vissuto in Italia per lunghi periodi. Metà della sua produzione letteraria è legata a temi italiani.

Esplora spesso il funzionamento dell’amore e della tenerezza e la differenza tra la massa dell’umanità e gli individui. Nelle sue opere più politiche, mette in guardia contro il fascismo, una tendenza che si rafforza nei suoi scritti successivi. Kinck ha anche scritto di artisti in difficoltà, le incomprensioni che hanno incontrato, e le loro reazioni nei loro confronti.

PlaysEdit

Le opere di Kinck sono molto lunghe e sono spesso considerate come pezzi per la lettura, non per l’esecuzione. Quando giocato in pieno, alcune delle sue opere durano per sette ore o più. Sono spesso strettamente collegati ai suoi saggi; espandendo e drammatizzando le loro idee. Il suo grande dramma storico Mot Karneval (Verso il Carnevale), basato sulla vita di Niccolò Machiavelli è un esempio lampante; anche, un gioco basato sulla vita di Pietro Aretino chiamato Den Sidste Gjæst/L’ultimo ospite).

Gli altri suoi pezzi italiani sono basati su storie di Boccaccio, e sono radicati nella tradizione medievale, esplorando le vie dell’amore e della passione.

Kinck ha anche scritto quattro opere teatrali “norvegesi”, con un’ambientazione contemporanea. Si svolgono in piccole valli occidentali, esplorando la guerra di classe e l’approccio della modernità. Il suo più grande gioco è generalmente considerato Driftekaren (Il pastore, con riferimenti a Peer Gynt). Racconta di un uomo che è un “commerciante e un poeta”, e di come “l’umanità cresce” in lui, come dice Kinck. La sua ultima opera teatrale fu un sequel di questo, scritto nel 1925.

Molte delle sue opere furono eseguite nel teatro creato da Ingeborg Refling Hagen, che era disposto a mettere in scena anche le più lunghe esibizioni di maratona; alcune duravano dieci ore.

Racconti brevimodifica

Kinck scrisse molte raccolte di racconti, riguardanti sia l’Italia che la Norvegia. Qui ha raccontato di contadini norvegesi e turisti norvegesi in Italia, a volte da un punto di vista comico. Molti dei pezzi più brevi sono ancora molto popolari.

La sua prima raccolta di storie, Flaggermusvinger (Batwings), è un tipico lavoro simbolista. Esplora la connessione tra uomo e natura e il conflitto tra le forze della natura e le forze della mente umana, in particolare la colpa, la passione e la paura. Alcune delle storie ricordano Edgar Allan Poe in stile. Il libro è sottotitolato Tales From the West, poiché tutti sono ambientati nella Norvegia occidentale.

romanzimodifica

I romanzi di Kinck sono per lo più ambientati in un ambiente norvegese. In genere comportano l’approccio della modernità e la mancanza di dialogo tra gli agricoltori e quelli al potere.

EssaysEdit

I saggi di Kincks sono per lo più storici. Ha scritto molto su argomenti italiani, analizzando il rinascimento e l’approccio del fascismo. Ha anche scritto sulla Mafia. I saggi norvegesi hanno analizzato la divisione tra la saga e la ballata medievale, concentrandosi sui cambiamenti nell’umore e negli stili di narrazione dal periodo pagano a quello cristiano in Norvegia.

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